Chelidonium majus L.
Papaveraceae - Celidonia
Pianta erbacea perenne, cespitosa, con fusti prostrati o ascendenti ramosi, fragili, muniti di peli sparsi, alta sino a 70 cm. Le foglie radicali sono abbondanti, lungamente picciolate, pennate e lobate in 5 segmenti da ogni lato, la pagina superiore verde chiaro opaca e glabra, quella inferiore di colore verde bluastro, tomentosa. Le foglie cauline sono sessili o con corto picciolo, alterne, bilobate o trilobate a lobi ovali, dentati e arrotondati all'estremità. I fiori dal lungo peduncolo, formano piccole ombrelle apicali, o solitari all'ascella fogliare, i 2 sepali del calice sono precocemente caduchi, la corolla ha 4 petali ovali di colore giallo oro.
Fiorisce da aprile a settembre. Siepi, terreni umiferi, boschi fino a 1300 m.
Comune.
Specie tossica. Tutte le
parti della pianta e specialmente le radici risultano tossiche per
il loro contenuto in alcaloidi: chelidonina e cheleritrina,
quest'ultima fa starnutire e provoca sensazione di soffocamento. I
principi attivi sono affini a quelli dell'oppio.
foto Enzo De Santis
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