Clematis vitalba L.
Ranunculaceae - Vitalba, Vitacchiu
Pianta perenne, lianosa, con fusto lungo fino a 15 m, a
sezione stellata; corteccia giallo-bruna sfilacciatesi
longitudinalmente. Le foglie sono caduche, opposte
lanceolate o ovali. I fiori leggermente profumati,
sono riuniti in pannocchie e sono bianchi superiormente e verdastri
inferiormente. I frutti sono dei piccoli acheni ovoidei provvisti di
una lunga appendice piumosa.
Fiorisce da maggio a luglio; i frutti maturano a
ottobre-novembre. E’ specie eliofila che predilige i terreni umidi e
ricchi di sostanze nutritive. Vegeta fino a 1200-1300 m nelle siepi,
nei boschi e soprattutto ai loro margini, dove forma delle compatte
cortine fin nelle zone più alte delle chiome degli alberi.
Molto comune sul nostro territorio e in forte espansione
negli ultimi anni grazie all’aumento di terreni marginali. Va
considerata invasiva al punto di minacciare molte zone di boschi
giovani in crescita. Potrebbe diventare una calamità naturale
nell’arco di pochi anni. Presente fino ai 1300 m.
Tossica. I germogli cotti
vengono consumati in vari modi (frittate, pasta ecc). La vitalba può
provocare infiammazioni delle vie digerenti e urinarie anche se le
sue sostanze tossiche sono termolabili. Crediamo che i fusti secchi
di questa pianta siano stati sicuramente fumati, negli anni 60 e 70,
da gran parte dei giovani lucolani, a scopo voluttuario
foto Enzo De Santis
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