Coronilla scorpioides (L.) W.D.J. Koch

Fabaceae - Cornetta coda di scorpione


Pianta annuale, glabra e glauca, alta 5- 20(40) cm con fusti eretto-ascendenti e ramosi sin dalla base. Foglie sessili e carnosette, le basali semplici e spatolate, le superiori trifogliate con stipole e foglioline assai diverse: quella terminale più grande e ovale. Fiori piccoli, raccolti in 2-4 in fascetti portati da peduncoli uguali o più grandi della foglie ascellante, bratteole presto caduche e calice molto più corto della corolla e con con il lobo inferiore più piccolo del superiore, con denti smussati. Corolla papilionacea gialla con il vessillo smarginato e leggermente apicolato, spesso venato di porpora, e con le ali e la carena della stessa lunghezza e più corte del vessillo. Il frutto pendulo è un lomento lineare, caratteristicamente ricurvo.

Fiorisce da aprile a giugno. Campi e terreni incolti, infestante nei coltivi di cereali, luoghi aperti e aridi, fino a 900 m.

Poco comune,  lungo la strada interpoderale di fondovalle nei pressi di S. Andrea

Specie tossica.  I semi sono tossici, contengono un glucoside amaro di colore giallo pallido, la coronillina che ha proprietà catartiche, diuretiche, lassative e cardiotoniche. Dalla fermentazione delle foglie si ottiene un colorante blu come l’indaco.


 

 

foto Enzo De Santis

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