Crataegus azarolus L.

Rosaceae  - Biancospino lazzerolo


Piccolo albero, ma più spesso arbusto cespuglioso, più o meno peloso, alto fino a 8 m. I ramoscelli sono di colore bruno-rossastro, quelli laterali terminano frequentemente con spine aguzze e scure. Foglie caduche con picciolo scanalato, alterne, semplici, di colore verde brillante e lucide nella pagina superiore, verde glaucescente nella pagina inferiore, glabre, romboidali o ovali, a margine dentato, suddivise in 3-7 lobi poco profondi più o meno triangolari. I fiori, profumati, di colore bianco o leggeremente rosato, sono riuniti in corimbi eretti; corolla con 5 petali subrotondi e stami violacei. Frutti bruno-giallastri con gusto simile alle nespole.

Fiorisce a maggio nei boschi di latifoglia, fino a 1000 m.

Raro. Spontaneizzato; alcuni esemplari giovani sono stati osservati al confine fra Santa Croce e Foce di Sassa, Felciare di Tornimparte.

Archeofita naturalizzata. Si ritiene che sia originaria dell'Asia minore o dell'Isola di Creta e che si sia estesa in tutta l'area del mediterraneo come coltivata. Attualmente, allo stato selvatico, l'azzeruolo in Italia è molto raro e a rischio estinzione.