Euphorbia amygdaloides L.
Euphorbiaceae - Euforbia delle faggete
Pianta robusta perenne, alta fino a 60-70
cm, con fusto eretto pubescente nudo in basso, che diviene legnoso
alla base e fiorifero al secondo anno, con numerosi fusti sterili.
Foglie a bordo intero, le inferiori raccolte in una
sorta di rosetta non basale, ovato-lanceolate o oblanceolate,
persistenti, un po' coriacee; foglie superiori sparse più piccole e
spaziate, caduche. Infiorescenze, denominate ciazi,
portate su molti raggi (da 5 a 10), partenti da brattee basali ovate
libere a corona, bifidi fino a 4 volte; i ciazi, poggianti su una
coppa costituita da due bratteole verdi-giallastre concresciute e
quasi totalmente unite, si trovano parte nell'ombrella terminale e
parte nei rametti sottostanti e sono formati da un involucro
imbutiforme con ghiandole periferiche a forma di mezzaluna,
giallo-verdi o rossastre. Frutto a capsula tricocca
di 4-5 mm, liscia, glabra, racchiudente semi ovali nerastri.
Fiorisce da aprile a giugno nelle radure di faggete, spazi
aperti, fino a 1700 m.
Comune.
Tossica. La tossicità è contenuta nel latice biancastro, che tutte le specie congeneri possiedono. Il latice stesso risulta molto irritante a contatto con la pelle e, soprattutto, con gli occhi.
foto Enzo De Santis
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