Heliotropium europaeum L.
Heliotropiaceae - Eliotropio selvatico
Pianta erbacea annuale alta 5-40 cm con
fusti eretti o prostrato-ascendenti, ramoso-corimbosi,
vellutato-tomentosi di colore verde-grigiastro. Foglie
membranose, ellittiche, grigio-verdi, con picciolo corto, più o meno
arrotondate alla base e ottuse all'apice, a margine intero e
superficie scabra per la presenza di peli. Fiori
inodori, attinomorfi, in cime scorpioidi, lungamente peduncolate,
dense, portate da racemi inseriti all'ascella delle foglie, e da
racemi terminali spesso riuniti a due a due; calice diviso fino alla
base in cinque sepali lineari e persistenti; corolla bianca con tubo
corollino allargato in 5 lobi concresciuti, arrotondati, giallastri
alla fauce
Fiorisce da giugno a settembre in luoghi erbosi, campi,
orti, incolti ruderi, ambienti urbani, fino a 1000 metri.
Raro. Anche se molto comune e a volte invasivo, è raro sul territorio di Lucoli; osservato sulla SP584 poco dopo la chiesetta di S. Antonio.
Specie tossica. E' usata come pianta officinale per
le sue proprietà sedative, analgesiche, astringenti. A tale scopo
viene usata la parte aerea della pianta. E' considerata specie
relativamente pericolosa, e la vendita può avvenire solo in
farmacia. Contiene eliotropina e lasiocerpina, sostanze tossiche a
livello epatico.
foto Enzo De Santis
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