Hyoscyamus niger L.  

Solanaceae - Giusquiamo nero


Pianta annua o biennale alta fino a 150 cm, emanante odore fetido e vischiosa, con fusti robusti e ramosi in alto. Le foglie inferiori sono picciolate e di consistenza molliccia. L’ infiorescenza è in spighe unilaterali; fiori sessili con grosso calice peloso e una corolla ad imbuto di colore giallo-verdognola, con denso reticolo di nervature porporine.


Fiorisce da maggio a settembre; radure terreni di riporto, stazzi, fino a 1600 m.

Poco comune.

Specie tossica. Tutte le parti della pianta sono altamente tossiche, se ingerite possono provocare convulsioni, difficoltà respiratorie e addirittura la morte. Nonostante ciò questa pianta ha una lunga tradizione come erba medicinale. Molto utilizzata come sedativo e antispasmodico, trova applicazione sia come uso esterno che interno nella lotta di tumori e malattie del sistema nervoso come il morbo di Parkinson. E' considerata ottimo antiasmatico, antidrotico, antinevralgico, broncosedativo, disintossicante da alcool, midriatico, analgesico contro il mal di denti, diuretico, febbrifugo nonchè allucinogeno e narcotico. In Abruzzo fino all'inizio del XX secolo i semi venivano torrefatti e quindi messi in infusione. I vapori di tali infusi venivano fatti respirare ai malati di asma, mentre l'infuso stesso veniva bevuto come antispasmodico.





 

foto Enzo De Santis

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