Juglans regia L.
Juglandaceae - Noce, Nuci
Albero caduchifoglio, monoico, alto fino a trenta m, a
chioma ampia; foglie imparipennate lunghe 20-50 cm,
con 2-4 paia di foglioline coriacee, ellittiche, con profumo
aromatico se stropicciate. I fiori sono incospicui,
quelli maschili riuniti in amenti penduli lunghi fino a 15 cm,
quelli femminili in gruppi di 1-5 all’apice dei giovani rami. Il
frutto è una drupa non succulenta, formata da uno
strato esterno verde di consistenza carnoso-coriacea (detto mallo) e
da un nocciolo rugoso che contiene il seme.
Fiorisce in aprile-maggio e matura i frutti in
settembre-ottobre. E’ ampiamente coltivato e si spontaneizza
Comune su tutto il territorio lucolano, trova condizioni
molto favorevoli nella zona del Colle, S. Andrea e nel fondo valle.
Purtroppo gli esemplari di notevoli dimensioni sono quasi
completamente estinti a causa dell’utilizzo industriale. Esemplari
spontaneizzati si trovano nei pressi di Collimento in zone rocciose
impervie e umide.
Il noce
viene coltivato per la produzione dei frutti e del legno, molto
pregiato e impiegato per la fabbricazione di mobili. Le foglie e il
mallo possiedono proprietà astringenti, lassative e vermifughe. Il
mallo, assieme alla malva, serve a confezionare uno sciroppo contro
la tosse. Con le noci acerbe si prepara il liquore “nocino”. Un
vecchio proverbio recita così: “chi pianta 'na nuci, pianta 'na
casa”, con riferimento al grande valore della pianta.
foto Enzo De Santis
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