Sambucus nigra L.
Viburnaceae - Sambuco comune, Fammucu
Arbusto o alberello caducifoglio alto fino
a 5-8 m, con corteccia verde da giovane e poi grigio-bruna con
fratture longitudinali e solchi profondi, rami con midollo
abbondante, tenero e bianco. Foglie opposte
imparipennate, formate da 3-7 foglioline, con odore sgradevole se
strofinate. Fiori bianchi odorosi riuniti in dense
infiorescenze ombrelliformi. Il frutto è una drupa
sferica lucida e nero-violacea a maturità.
Fiorisce da aprile a giugno e matura i frutti a
settembre-ottobre. Ama suoli freschi profondi ed umiferi; vive nei
boschi umidi, nelle siepi ed in ambienti ruderali fino ai 1600 m di
altitudine.
Molto comune. Diffuso, si riscontrano solo pochi esemplari di notevoli dimensioni; uno di questi è ben osservabile nella frazione Prata.
Anticamente si affermava che il medico si teneva lontano dalle località in cui era presente il sambuco per il suo grande interesse fitoterapico. Fiori, frutto e corteccia possiedono proprietà diaforetiche, diuretiche, antinevralgiche e sono efficaci anche nelle affezioni delle vie respiratorie e urinarie, oltre che contro i reumatismi. I frutti maturi sono utilizzati per colorare i vini e nelle confezioni artigianali di marmellate; lessati invece venivano utilizzati per tingere e scrivere.
foto Enzo De Santis
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