ITINERARI NATURALISTICI

La valle del Campitello, la cresta dell'Uccetto e la Duchessa

Testi e foto di Enzo De Santis

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Qui, nella parte alta della valle, molto in quota, si incrocia il sentiero che arriva dalla Valle del Puzzillo

dal Valico verso nord

dal valico il sottostante Malepasso e il gruppo del Velino

Androsace villosa, bella pianta dalla forma a "cuscinetto", non molto comune

A sinistra l'inconfondivile piramide del M. Velino, a destra il M. Sevice e al centro il Costognillo con l'imponente balcone calcareo che scende quasi a picco su Capo di Teve e la Valle di Teve

    a sinistra Centaurea ambigua, a destra Centaurea triumfettii

 

il Lago della Duchessa, a sinistra il Murolungo e a destra il Morrone. Scendiamo verso il lago prima di risalire sulla cresta

Geranium austroapenninum, specie endemica

     il guardiano della mandrie al pascolo brado e i suoi cani

Il Lago della duchessa si trova a 1768 metri di quota ed è di origine glaciale, è sito di importanza comunitaria ed è classificato tra gli habitat montani con elevato valore naturalistico. Non ha emissari.

 

Robertia taraxacoides

Dianthus brachycalyx, specie endemica

Saxifraga exarata subsp. ampullacea, specie endemica, su rupi, pietraie e ghiaie consolidate

una farfalla non meglio identificata della famiglia Lycaenidae

Dianthus carthusianorum subsp. tenorei, specie endemica

Erigeron alpinus

Ripidi canalini scendono sopra i brecciai dell'Uccetto

Daphne oleoides, specie molto tossica

Hieracium dentatum

Euphrasia salisburgensis

   Ajuga tenorei, rara endemica sui prati montani

Rosa montana

qualche Viola eugeniae resiste ancora alle quote più alte. Endemica

 

Campanula tanfanii, altra specie endemica

Sedum ispanicum, con il fiore rosa e Galium magellense, endemico, con le foglie verdi ed il fiorellino bianco che si vede in alto, condividono la stessa fenditura su questo masso calcareo

Saxifraga callosa. In basso le piccole e caratteristiche rosette di Sempervivum arachnoideum, a fioritura più tardiva

Su questo minigiardino roccioso naturale si possono riconoscere almeno una decina di specie botaniche

Sulla cresta dell'Uccettu, 2006 m

Molte specie sui praticelli erbosi che si affacciano sulla Valle del Campitello

Pilosella cymosa e, sullo sfondo un po' sfocato, Cotoneaster integerrimus

Edraianthus graminifolius

Scutellaria alpina

 Colchicum alpinum

Astragalus sempervirens, specie subendemica

Asperula cynanchica subsp. neglecta, endemica

 

 Cymbalaria muralis subsp. visianii

Anche qui, due specie si dividono una piccola fenditura nella roccia; Saxifraga porophylla e Cymbalaria muralis subsp. visianii

Ancora una immagine della Saxifraga exarata subsp. ampullacea (foto di Gianleonardo Allasia)

        Si riscende verso il territorio lucolano

Heliosperma pusillum

Saxifraga adscendens subsp. parnassica

Lilium martagon (foto di Gianleonardo Allasia)

Asplenium ruta-muraria, una piccola felce non molto comune

Gimnadenia conopsea

Alchemilla nitida, rara

Cymbalaria muralis subsp. muralis. Non l'avevo mai vista al di fuori delle mura cittadine

Epilobium montanum

Una piccola valle, senza nome sulle carte IGM, ci riporta verso il Campitello, seguendo ancora per qualche centinaio di metri il confine tra Abruzzo e Lazio

ancora Campanula tanfanii, ma nell'insolita veste bianca

siamo sopra il prato del Campitello

Rhinanthus wettsteinii, endemica

Malva moschata

giochi di luce sul Costone


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