ITINERARI NATURALISTICI

La faggeta - Testi e foto di Enzo De Santis

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Torniamo nella Valle de "La Portella", sul versante nord dell'Orsello. L'avevamo lasciata all'inizio della primavera e ci torniamo a luglio quando è tutto cambiato. I fiori che incontriamo non sono più gli stessi e i prati fangosi della primavera ora sono diventati di mille colori e profumati.

 

Adenostyles australis

 

Actaea spicata, specie tossica. Tutta la pianta è velenosa.

Astrantia major subsp. involucrata

Scrophularia vernalis, specie tossica

Campaea margaritaria, Geometridae

sopra, Campanula foliosa

Nella credenza popolare le campanule sono legate alle campane che suonano a morto. Nella mitologia le campanelle erano abitate dalle fate maligne perciò il prato dove vegetano è legato a incantesimi e malìe (da Acta Plantarum)

sotto, Campanula persicifolia

 

Cotoneaster mathonnetii

 

Un Coleottero della famiglia Scarabeidae, Trichius rosaceus, su Knautia purpurea

Hieracium prenanthoides

Hieracium subpatulum

Hypericum hyssopifolium

Una bella farfalla della famiglia Geometridae, Lythria cruentaria

Tanacetum corymbosum subsp. achilleae

Thalictrum foetidum

Viburnum lantana

Vicia sepium

Balzi di roccia a quota 1850, poco sotto una cima minore del M. Orsello

Arrampicate alla base di queste rocce troviamo molte specie, tra cui 

Campanula tanfanii, specie endemica

Aconitum lycoctonum, specie molto rara a Lucoli. Tossica in tutte le sue parti, specialmente nella radice. Nella mitologia di molti popoli europei queste erbe simboleggiavano maleficio e vendetta (da Acta Plantarum)

Euphrasia salisburgensis

Gentianella columnae, endemica. Il suo habitat è nei pascoli aridi subalpini.

E' arrivato l'autunno, il bosco ha cambiato aspetto lentamente e si prepara per le prime nevicate. Il verde intenso ha lasciato il posto a una gamma di colori che è quasi impossibile descrivere. Nelle radure cadono le prime gelate. Fiori ormai poco o niente, ancora qualche fungo riparato dalle foglie. Non c'è niente di meglio che una camminata nella faggeta d'autunno. Si cammina avvolti da colori che ti scaldano e osservi cose che in estate non vedi perché distratto dalle centinaia fiori che incontri.

 

 

La mazza di tamburo, Macrolepiota procera

Cyclamen hederifolium, il ciclamino autunnale, sembra chiedere protezione al faggio a cui si appoggia

 

 il Geranium pyrenaicum ancora resiste

Bellis perennis. Sulle radure gelate anche la margherita resiste  

 

uno dei numerosi faggi secolari in località Le cese

 

un mio amico di vecchia data, troneggia in mezzo agli altri faggi che lo circondano

la radura della Fonte di Morretano

 finestre naturali inquadrano la cresta del Puzzillo e la piccola piramide del M. Cornacchia

 

un buon riparo per il Tricholoma terreum, la moretta

Se poi scende la nebbia e non si ha paura di perdersi...

...atmosfera romantica e magica, mi aspetto da un momento all'altro che un folletto dei boschi esca da dietro qualche albero.

un lichene molto comune, Cladonia sp.

I licheni, organismi derivanti dall'associazione tra un'alga un fungo, sono ottimi indicatori biologici e possono fornire indicazioni rispetto all'inquinamento atmosferico. Quello rappresentato nella foto sopra,  Lobaria pulmonaria, frequente sui tronchi di vecchi faggi, è indice di  purezza dell'aria. In alcune regioni italiane è una specie molto rara.

 

Il saluto al vecchio amico

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