Campo Felice


Campo Felice è un antico letto lacustre situato a 1.550 metri di quota. Gli ultimi residui acquiferi risalgono a circa 500 anni fa.

È chiuso ad est dal M. Cefalone, di origine tettonica con la faglia ben visibile. A nord scende verso la valle di Lucoli mentre a sud-ovest risale nella valle del Puzzillo e Vena Stellante. Le colline moreniche chiamate Centomonti, alte oltre 20 metri rispetto al piano, testimoniano antichi e maestosi ghiacciai fra i più alti d’Italia. Altri fronti morenici significativi li troviamo a Fossa Palomba fino a Fontizio e sotto il Costone. Ad ovest, verso il Valico della Chiesola, si forma il temporaneo lago nivale originato da falde affioranti e legato direttamente allo scioglimento delle nevi. Le sue acque riforniscono alcune falde marsicane e l’acquesotto del Peschiera nel Lazio.

Sull’altopiano sono visibili numerosi delta fluviali costituiti da ciottolame grossolano trasportato sia dai fronti glaciali che da antichi fiumi generati dalle numerose fasi interglaciali. La fine dell’ultima glaciazione risale a circa 10000 anni fa.

Sono ancora ben visibili resti paleo-glaciali che ci riportano indietro di mezzo milione di anni e che fanno del nostro altopiano una delle palestre geologiche più importanti di tutta la costa mediterranea. Forse anche l’arcobaleno di nebbia fotografato per la prima volta nel 2014 potrebbe essere un residuo glaciale. Questo evento rarissimo, il fogbow, si può osservare per pochi mesi l’anno, all’alba, quando si formano sottili stratificazioni di nebbia. Potrebbe scomparire con l’innalzamento delle temperature globali. Stando a recenti e autorevoli studi sui pollini fossili abbiamo motivo di ritenere che anche l’Artemisia atrata e forse lo stesso Sedum aquilanum, specie esclusiva di Campo Felice, siano relitti glaciali.

Gran parte della piana è formata da un substrato di terreno soffice, a volte torboso, che ha avuto origine dai depositi del lago. Il substrato delle depressioni intermoreniche è, invece, di origine eolica o mista, spesso composto da silicati vulcanici o da depositi organici. Tra i 50 e i 100 cm si trova uno strato di argille bianche formate da carbonati fini - potremmo definire tutto l’altopiano una torbiera sub-acida prossima a Ph7 - che formano un fondo sul quale, in alcune zone, scorrono acque superficiali che creano ruscellamenti e limitate zone umide temporanee. Il sottosuolo di tutto l’altopiano è formato da un drenaggio di varia origine fino ad oltre 150 m dove non c’è nessuna traccia di acqua.

La piana è lunga circa 7 km e larga 1. A ridosso dei campi da sci c’era la spiaggia del lago, una rarità geologica. È stata distrutta per sempre dalla sciagurata politica speculativa generale. Tutto l’altipiano risulta pesantemente bastonato da progetti che non hanno nessun rispetto per l’ambiente.

Nelle zone umide temporanee, oltre a molte specie botaniche, si trovano ancora: sanguisughe, tritoni, il rospo smeraldino e molte specie di insetti acquatici; nei periodi delle migrazioni sono meta di passaggio di aironi, germani, gallinelle d’acqua e numerose specie di avifauna terricola. L'altopiano è meta abituale dei grifoni, non è raro incontrare il lupo e, molto più raramente, è passaggio dell’orso.

Campo Felice rientra nella ZSC (Zona Speciale di Conservazione) n° IT7110206.

Giraudi C. - The Campo Felice Late Pleistocene Glaciation (Apennines, Central Italy)

Campo Felice  è senza dubbio un paradiso botanico con tante essenze di grande interesse, molti endemismi e specie molto rare. In primavera è una distesa sterminata di ranuncoli, genziane, viole, crochi, galium, leguminose e  una marea di altre specie che creano effetti cromatici splendidi in successione nel tempo. Finora, novembre 2020, sulla piana e in alcuni ambienti limitrofi, sono state determinate 535 entità. Di queste:

53 sono endemiche e 5 subendemiche
6 sono protette dalla L.R. 11 settembre 1979 n° 45
2 fanno parte del "Repertorio della flora nazionale protetta"
18 sono orchidee spontanee, tutelate dalla Convenzione di Washington (Cites B)
92 sono inserite nelle liste rosse regionali delle specie a rischio
1 è specie prioritaria della Direttiva Habitat
1 è esclusiva di Campo Felice
66 contengono sostanze tossiche o velenose
173 sono piante officinali
6 sono alloctone di cui 2 invasive

alcune fra le specie più rare e prestigiose presenti sulla piana di Campo Felice e nelle sue immediate vicinanze

Ajuga tenorei
Artemisia atrata
Astragalus danicus
Campanula bononiensis
Colchicum bulbocodium subsp. versicolor
Coristospermum cuneifolium
Euphorbia gasparrini subsp. samnitica
Festuca imperatrix
Fritillaria montana
Klasea lycopifolia
(specie prioritaria nella Direttiva habitat)
Menta arvensis
Myosurus minimus
Ononis cristata subsp. apennina
Ophioglossum vulgatum
Orchis spitzelii
Paeonia officinalis subsp. italica
Ranunculus marsicus
Ranunculus thora
Sedum aquilanum
(specie esclusiva di Campo Felice)
Sesleria uliginosa
Teucrium scordium subsp. scordioides
Veronica spicata subsp. fischeri



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