La valle del Rio
La valle del Rio inizia da Casamaina, è lunga circa 10 km e taglia in due il Comune fino ai confini con L’Aquila. È formata da ambienti assai diversi come coltivi, incolti, prati, pascoli, boschi di varie essenze sempre poco estesi, boscaglie e roveti, zone aride e zone umide o acquitrinose poco estese e più o meno temporanee. Il ruscello che vi scorre dentro, è attivo solo in corrispondenza dello scioglimento della neve o intensi periodi piovosi. Lungo il tragitto forma due piccole forre; una a S. Antonio ed una più ampia a Collimento (Cottorò). Geologicamente si alternano calcari e marne grigie che aumentano man mano sui due versanti.
Lo stato di conservazione della valle, ancora non del tutto esplorata, dal punto di vista morfologico e vegetazionale potremmo definirlo buono. Vi sono stati solo pochi e discreti interventi, compatibili con l’attività rurale, che ne hanno modificato la struttura.
Nella
valle di Casamaina troviamo una bella colonia di
Acer
pseudoplatanus, un certo numero di esemplari di
Ranno alpino (Atadinus alpinus)
a portamento tipico di “alberello” e roveti con prevalenza di
Rosa canina oltre a
Gagea lutea
e
Adoxa moschatellina. Segnaliamo anche
una colonia di
Prunus mahaleb ben
strutturata. Su alcune rocce del versante sinistro, erose nei
secoli, troviamo un microambiente proprio di altitudini superiori
formato da
Saxifraga paniculata,
Viola eugeniae,
Armeria gragilis
subsp. gracilis,
Ribes alpinum,
Valeriana tuberosa,
Anthyllis montana subsp.
jacquinii. Nel percorso troviamo, ovviamente, discrete
colonie di Salix alba fino a valle. Sotto
Prato Lonaro osserviamo una colonia di
Gentiana
cruciata e
Gentiana verna
subsp. verna mista a grosse colonie di
Orchidacee con prevalenza di
Anacamptis
morio, poi
Primula veris
subsp. columnae,
Crocus biflorus,
Juniperus communis e
Juniperus
deltoides,
Ornithogalum etruscum
subsp. etruscum, una
delle rare colonie di
Neottia ovata ed
esemplari sporadici della rara
Salvia nemorosa.
In
corrispondenza della prima forra calcarea, aspra ed impenetrabile,
si è spontaneizzata una colonia di
Junglas regia,
il comune noce. Questa specie, che solitamente predilige terreni
freschi, profondi e fertili come nella zona di Casavecchia,
Colle, Collimento, in questo caso ha colonizzato
spontaneamente un terreno povero, difficile e calcareo, fuori dalle
regole comuni. Nei pressi di Collimento, dove termina la
strada interpoderale, troviamo una colonia di
Satureja
montana. Questa specie aromatica, molto usata per
condimenti vari, sul nostro territorio è sporadica e in piccole
colonie verso il Monte ed a quote alte, 1800 metri, sulla
Torricella. Nella stessa zona troviamo anche sporadici
arbusti di Cornus mas, facilmente visibili
per la bella e precoce fioritura gialla, alcune specie di felci,
belle fioriture di
Primula vulgaris,
alcune piante di
Narcissus pseudonarcissus
e una discreta colonia di
Gagea bohemica
su una grossa roccia calcarea.
Nella
forra di Cottorò c’è l’unica colonia relittuale di
Tilia platyphyllos. Troviamo nello stesso ambiente
anche colonie di felci,
Arabis alpina
subsp.
caucasica e una bella e pittoresca
cascata. Nella parte finale, a fondo arenaceo, c’è un maggiore
ristagno di acqua ed ovviamente troviamo specie di ambienti umidi,
quali alcune specie di ranuncoli,
Cyperus
longus, giunchi, alcune specie di
Equisetum tra cui
Equisetum palustre,
Mentha
longifolia,
Galeopsis pubescens,
Epilobium
hirsutum e
Filipendula ulmaria.
Quest’ultima specie è considerata generalmente rara ma qui in realtà
è abbastanza diffusa. Al
margine della sterrata che risale verso Sant'Andrea, sulla sinistra orografica del Rio, si incontrano alcune specie di
Viole come la Viola tricolor,
Viola riviniana,
Viola reichenbachiana
e Viola suavis, alchune orchidee come
Himantoglossum adriaticum,
Anacamptis
pyramidalis,
Orchis purpurea,
Ophrys
apennina, Cephalanthera rubra.
Tra le specie più interessanti
Humulus lupulus,
Pulmonaria vallarsae subsp.
apennina,
Centaurea nigrescens
subsp. neapolitana,
Hepatica
nobilis,
Colchicum neapolitanum subsp.
neapolitanum,
Hypericum montanum,
Epilobium lanceolatum,
Hieracium racemosum,
Leontodon rosanoi.
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